giovedì 19 gennaio 2012

(472) Libellula


Sei un po' troppo fragile
libellula d'argento,
trasportata dal vento
ti lasci accarezzar.
Ti posi sopra il vimine
che pendula contento
nel lieto movimento
ti lasci dondolar.
Fantastica, nell'etere
ti liberi leggera
d'estiva primavera
sai l'aere rallegrar.
Sei parabola effimera
d'una calda stagione,
che con il solleone
va lieta a tramontar.

19-gennaio-2012

martedì 17 gennaio 2012

(471) Grottesche



Se chiudo e stringo l'occhi
m'appaion le grottesche,
immagini fiabasche
rincorrersi fra lor.
Son muse sopra i cocchi,
tra faune pittoresche
di grappoli e di pesche
con fauni a far l'amor.
Allora l'occhi schiudo
e mi sembra banale
l'immagine reale
del nostro camminar.
E qui mi sento nudo
n'un mondo aspro e venale
dove domina il male
incapace d'amar.

17-gennaio-2012

(470) Quelli del forcone in Sicilia



C'era chi incanalava la protesta,
sotto la sua bandiera
radunava la schiera
del malumore che si manifesta;
ma gli apostoli della bella vita
non sopportano il vero
quando è crudo e sincero;
meglio la verità venga bandita.


Hanno disteso un gran tappeto azzurro
di nuvole dipinto e di sorrisi,
ricoprendo la crisi,
guai a parlarne, guai farne un sussurro.


Tanti eran soddisfatti che lo spettro
che un giorno tormentava il viver lieto
fosse sotto il tappeto
non più capace d'insidiar lo scettro.


Ma il malessere cresce
e i fetidi miasmi escon dal fondo,
chi è nel sonno profondo
si sveglia dal letargo e si rincresce.


Lui che i tappeti ha stesi
or s'arma di forcone
s'indigna e invoca la rivoluzione,
ma è un fuoco di cartone,
ritornerà a votar gli stessi arnesi.


Pensando al Gattopardo, la storia non insegna niente
in chi la vuol manipolare a suo uso e consumo.


17-gennaio-2012

lunedì 16 gennaio 2012

(469) Gli ultimi spari

Ormai son spenti i fuochi;
tenera amante mia,
per quanto spazi la mia fantasia
per quanto dell'ardore il fuoco invochi
nulla che s'alzi, nulla che si muova,
come stagno gelato,
come un campo di neve immacolato
dove solo il silenzio si ritrova.

Quel campo, quello stagno,
muti son per il gelo di stagione
ma allegra confusione
tornerà in primavera a fare il bagno
di trilli e di svolazzi,
cori di gracidanti raganelle,
ondeggiar di farfalle
tingendo di pastello gli ampi spazi.

Ma nel percorso umano
non tornan le stagioni a rifiorire,
è inutile mentire,
già si vede il treagfuardo e non lontano.
In qualche lampo spero,
alla pace dei sensi non m'arrendo,
rinfuocalo se accendo
un fuocherello, pur che sia leggero.

16-gennaio-2012

venerdì 13 gennaio 2012

(468) Cambiamenti


Ho visto il rosso sbandierato al vento
con allegra passione,
poi barattato con l'azzurro e a stento
portato in processione.

13-gennaio-2012

martedì 10 gennaio 2012

(467) Fantasia spaziale

Si son svegliati tanto innamorati,
credevano di stare sulle nuvole,
pensavano di viver nelle favole.

In lontananza un suono di campane,
il sole che giocava a nascondino
tra le tremule foglie,
s'era dimenticata d'esser moglie,
corpo di seta, cuor di marzapane,
bocca di fragola, nettare divino.

Non più marito ma angelo custode,
dolce, tenero amante,
protettivo e galante
nell'avvolgente cotonato abbraccio
lambia le coppe sode
accarezzate da piùme leggere.

Nel gaudente piacere,
liberi nello spazio senza impaccio
un solo corpo parea di vedere
che, dal vento cullato,
nell'amplesso sublime, immacolato
nei confini del sogno
senza il grigio passato,
senza freni o divieti,
senza il peso degli oscuri segreti.

In quel vortice astrale
di fantasia spaziale,
per impedir che il gelido risveglio
riconduca la realtà nel sonno
son fuggiti nel vento
là, dove è l'infinito godimento.

12-gennaio-2012