giovedì 31 dicembre 2009

L'IPOCRISIA (322)


L'ipocrisia che spinge
figli di proletari
ad esser mercenari;
però non si può dir!

Noi siamo umanitari,
quei popoli distrutti
vogliam liberi tutti,
vogliamo liberar.

O madri, voi che il pianto
riversate sincero,
il solo che sia il vero
tra il tanto lagrimar,
il figlio che perdeste
partì per il bisogno,
un gruzzoletto il sogno
da poter soddisfar.

Davanti a quella bara
avvolta al tricolore
la pace fa clamore;
non si può sventolar.

luglio 2006

da: I Benpensanti

POVERI MILANESI! (321)


Com'è tiste Milano
dipinta dai suoi concittadini;
una città dal crimine assediata,
in preda alla paura.

Porte blindate,
finestre sprangate,
poveri milanesi, come fate?

A cosa serve essere i più ricchi
se poi si ha paura d'uscir fuori,
con il cervello e con il cuore in gabbia?

Gabbia dorata ma pur sempre prigione!

Armatevi di un poco di buon senso,
sparate alle notizie
false e tendenziose,
la vita è una battaglia
che non si vince sulle barricate.

18-07-2007
dopo un dialogo occasionale
con una coppia di Milano.

da: I Benpensanti

mercoledì 30 dicembre 2009

I BARBARI (320)


Sono scesi per veder la mangiatoia,
quella dove s'abbuffano
i loro condottieri.

Con l'aria un po' "burina"
meravigliati, increduli,
per l'accoglienza,
un po' distratta ma comunque festosa,
in quella Roma tanto denigrata.

Manifestazione a Roma della Lega Nord

da: I Benpensanti

LE DUE SIMONE (319)

rientro delle due Simona Torretta e Simona Pari a Ciampino.

Due raggi di sole
hanno acceso la notte
fattasi leggera, finalmente.

Belle le due Simone,
radiose nel sorriso
per cancellare ansie
sopportate con dignità e silenzio.

liberate in Iraq dopo una lunga
prigionia in seguito ad un rapimento

da: I Benpensanti

L'UMANITARIA INVASIONE (318)


La chiamammo invasione
allora che l'Armata
da quel "governo fantoccio"
fu chiamata
per placare il terrore,
e riempimmo le piazze
per sostener gli intrepidi ribelli
terroristi per loro
eroi per noi.

La potente armata fu sconfitta,
esultò l'Occidente
felice pel riuscito investimento,
l'interesse non era
di liberare un popolo,
ma quello di distruggere
il gigante sovietico.

Il gigante battuto,
fuggito, ora defunto,
altro invasopre calpesta quel suolo;
gli eroi d'un tempo
adesso terroristi
pei nuovi invasori "umanitari".

Neppure la scusante
di un governo fantoccio.

Ora tocca a noi,
piangere i nostri soldati.

06-05-2006
attentato agli alpini in Afghanistan,
due militari uccisi.

da: I Benpensanti

PROTERVIA (317)

socialismo è giutizia e libertà

Esiliato, in terra straniera,
ma certamente non per la tua fede
ne per la tua bandiera.

Bandiera valorosa,
per lei tanti conobbero il confino,
altri l'esilio o le persecuzioni,
ma non è il caso tuo.

No! Tu l'hai sventolata
solamente per dispotica ambizione
allevando una masnada di mariuoli
all'ombra sua,
riducendola straccio scolorito,
strapazzato e sporco.

Con la fuga hai schivato la galera,
non ti sei mai pentito,
anzi, frecce imbevute di veleno
dall'Africa hai lanciato
a chi non s'era come te infangato.

Ora che ingrassi il suolo africano
la cricca tua s'è rimessa a nuovo;
casacche variopinte, d'ogni tinta,
in ogni schiera sparsi.

Persa l'identità sol li accomuna
la tracotanza che tu gli iniettasti,
con l'odio e la rivalsa
per la giustizia che osò condannarti.

02-02-2006
per non dimenticare

da: I Benpensanti

LA VIGNA DEL SIGNORE (316)


Il Santo Padre è felice;
il nuovo "vecchio" premier benedice,
gli ha baciato la mano,
uno che ha fede, un vero cristiano.

Posano entrambi molto sorridenti,
soddisfatti e contenti,
la crisi della quarta settimana (1)
già non esiste più, una panzana;
la sicurezza il punto dolente
ma già si brucia la povera gente.

Al nuovo clima applaude il Vaticano
- Certo, con questi andremo lontano!-
è una gran vigna la vigna del Signore
ma il "cavaliere è un gran vendemmiatore,
però, pure colui che la gestisce
se si tratta d'affari ci capisce.

(1) quarta settimana e sicurezza, cavalli di battaglia della
destra durante la campagna elettorale.

11-06-2008

da: I Benpensanti

LA PERMALOSA (315)


La Musa è partita
e mi ha lasciato solo.

E' permalosa la Musa,
non si può dire però che abbia torto.

- Tu, che parlavi di rivoluzione!
Tu che con sarcasmo ed ironia
i disonesti ed arroganti signori
mettevi alla berlina,
e mai l'adulazione
usasti per moneta
da spendere alla corte dei potenti,
or per il dio danaro
accetti il conformismo del sommerso?!-

Crudele sei o Musa,
tempi non sono per esser schizzinosi
se chi governa invita all'evasione
e fa l'elogio dell'illegalità
benedicendo il lavoro nero.

E poi, l'opposizione cosa fa?
La sinistra si perde
in dispute condominiali
al centro sempre più calamitata.

L'ala più estrema
quasi ha timore di vincer la partita,
la moderata
( che già pregusta il comando)
ha l'anima ai preti già venduta.

O Musa,
quante volte mi hai spinto
a cantare le miserie degli umani?
Ma umano io sono,
non essere impietosa;
se il momento è incerto
troviamo da cantar qualc'altra cosa!

24-06-2004

Da I Benpensanti.

IL DINDAROLO (314)


O soldo corruttore,
io, che mai ti fui schiavo
eppur mi tenti.


Or che dormire potrei
senza la sveglia
e far volare libero il pensiero
girovagando il mondo con la mente
a te mi vendo il tempo.


Non risparmio di certo la fatica
che ne avrei pur diritto,
ma questo non mi pesa
quanto il vedere i figli
mendicare ciò
che in me ancora abbonda.


Quelli non si dan pena,
tanto lo sanno
che il "dindarolo" si gonfia per loro.


20-09-2006

da: I Benpensanti

martedì 29 dicembre 2009

TRITTICO (313)

d'un semidio tra gli angeli....

Vana pretesa

Quando la verità ti fa paura
ed affrontarla non vuoi, come pretendi
che il popolo si compri ciò che vendi?

Rimpianto

Quanti che si lamentono
in pianto lacrimevole
ed in irata predica
il governo condannano. (secondo governo Prodi)

Gente che ha tutto comodo,
schiava del suo benessere,
mai la vedi sorridere
la vedi sempre correre.
Scordato ha la fuliggine
d'un tempo non più vergine
e, forse meno nobile,
tra pioggia di coriandoli,
in promesse improbabili
d'un semidio tra gli angeli
in adorante estasi.
Dalla cipria alla polvere,
han sparato alle favole.

31-12-2007

Sintesi

Illusi dalle favole
di un piccolo uomo,
dalla cipria alla polvere
ritrovati si sono.

da: I Benpensanti

AI CADUTI SUL LAVORO..(312)

Velletri; monumento ai caduti sul lavoro.

Velletri, t'amo per quel monumento
insolito nel tempo in cui viviamo,
quella carneficina ininterrotta
non s'è placata mai; senza far eco
nel più completo silenzio si rinnova
come lo scorrer placido di un fiume
nel suo perpetuo andar, Tu, l'hai notata!

Di madri o spose hai raccolto il pianto
troppo spesso disperso, nell'oblio
d'un camminar frenetico, incessante.

Tu sì compagna, madre di compagni,
se più non fosse lo sei certo stata,
simbolo di battaglie sacrosante,
testimone, rimani a ricordare.

Per non dimenticare
da: I Benpensanti

L'OBLIO..(311)

Quel foro, quella lapide......

Per quanto tempo
la guerra preventiva
l'abbiamo avuta in casa?

Chi si ricorda più Piazza Fontana,
l'Italicus, Piazza della Loggia?

Quel foro, quella lapide,
un pugno nello stomaco
per chi si reca ai treni.
Tanti mal li sopportano
e toglierli vorrebbero
per riportar le stragi nell'oblio.

Chiedi a tuo figlio
del terrorismo atroce e vile
che seminò di morti
il nostro "Bel Paese".
Forse risponderà:
- Sì! Mi hanno raccontato
delle Brigate Rosse!-

Nooooooo!!!

Quella non fu che l'orribile
insensata, stupida risposta,
ad uno stato debole,
addirittura complice
di chi le stragi usava
per mantenere
perpetuo il suo potere.

da: I Benpensanti.

NOI CI CREDEMMO...(310)


Quante bandiere sventolammo al vento
in quella primavera di speranza.

Quanti slogan sparammo
contro la reazione del potere
che mai non molla.

Beata ingenuità!

All'ironia, festosa e dissacrante,
s'opposero le stragi con le bombe.

18-09-2007

da: I Benpensanti

domenica 27 dicembre 2009

I BENPENSANTI (309)


Sono sempre arrabbiati i benpensanti,
i poveri migranti odiano a morte,
inorridiscono al fatto che anche loro
abbian diritto ad essere curati.

-Noi paghiamo le tasse!- Il ritornello
ci vien sparato addosso come un dardo,
forti della ragione
che nessun gli contesta.

Nell'egoistica corrazza
del perbenismo freddo e benpensante
s'alterano per un nulla
nella rabbia affogando e nel livore.

19-11-2008

da: i Benpensanti

EPIGRAMMA (308)


Basta piantare croci,

basta scolpir Pietà

non v'affannate amici

che io v'aspetto qua


da: I Benpensanti

martedì 22 dicembre 2009

A CLEMENTINA CANTONI (307)


La libertà tanto reclamizzata
non le ha tirate fuori ancor dal sacco;
però hanno potuto protestare!

Sono diventate "democratiche"!

Hanno potuto votare,
(che grande conquista)
Pensa! Come avrà fatto
chi dentro i seggi
controlla i documenti?

Non sarà facile distinguere
un burqa da un'altro.

Ma poi, quello che importa
è che siano finalmente liberate!

21-05-2005
Clementina Cantoni, operatrice
rapita a Kabul poi rilasciata

Da Ricordi d'Amore


FUNERALI DI N. CALIPARI(306)


E' morto un eroe;
guai mostrare la bandiera della pace!

Se regnasse la pace
forse non servirebbero gli eroi.

04-03-2005
Ucciso dai soldati USA durante la
liberazione di Giuliana Sgrena a Bagdad


Da: Ricordi d'Amore

ESTATE "2004" (305)


E' finita l'estate,
col suo solito caldo asfissiante,
con le spiagge affollate
dagli amanti del dolce far niente.

E' fuggita l'estate,
con le lunghe ed allegre serate,
le vacanze forzate,
la bandana con il presidente.

Se n'è andata l'estate,
con promesse di tasse abbassate,
annoiata la gente
al terrore resta indifferente
di guerre vinte e mai terminate.

Archiviamo l'estate,
medaglie ad Atene conquistate,
pance all'aria, spogliate,
mentre il velo vorrebbe l'Oriente.

Possa spuntare la prossima estate
l'arcobaleno sulle cannonate!

26-09-2004
Ricordi d'Amore

MORIR...(304)


Morir di droga nell'età più lieta
quando la vita ancor vola leggera
come un gabbiano nella primavera
che i frutti dell'estate non vedrà.

Subdola serpe, così tanto inquieta,
che spegne il sole prima che sia sera
per vacuo paradiso; una chimera
che all'inferno presto porterà.

Da Ricordi d'Amore

HANNO PULITO...(303)


Hanno pulito il mondo;
in giro non c'è più falce martello,
che mondo bello!

Un giorno là morivano di fame,
adesso siamo pari,
c'è chi muore di fame anche a Bari.

Quindici anni che sono "liberati",
prima erano poveretti,
adesso qua a morir nei cassonetti.

Quanti con spregio guardano
i molti derelitti
liberati dal giogo ma sconfitti;
illusione falsa e ingannatrice
di facili traguardi,
reietti disperati
temuti e ricacciati.

gennaio 2005
da Ricordi d'Amore

venerdì 18 dicembre 2009

I BIDONARI (302)

Manifestazione del sessantotto

Sono un poeta, un poeta ribelle
che ha cancellato la malinconia,
la nostalgia poi m'ha proprio rotto,
basta tirare in ballo il sessantotto!

Quanti percussionisti di bidoni
ora s'atteggiano a primi violini
con la platea smemorata e plaudente
che s'incanta alla nuova sinfonia;
ed è giusto; così vuole il sovrano.

Chi mi ha rovinato è la memoria
ché quando ascolto certi suonatori,
(anche se intonati e vanno a tempo)
mentre gli altri li applaudono estasiati
io, continuo a sentire quei bidoni,
e, se pensate che sia irriverente
non me ne importa proprio un accidente!

10-11-2005

da: Ricordi d'Amore



SETTEMBRE (301)


La carezza del vento
sul viso baciato dal sole.

All'orizzonte
mare e cielo confusi.

Una vela che vola.

Ali, per disegnare ghirigori
tra nuvole di panna
appese all'azzurro cristallino.

Riverbero dorato
che ti ferisce l'occhio nell'ardire.

L'ultima farfalla che traballa,
non è lei a volare,
forse è la brezza a tenerla a galla,
labile creatura
non si domanda se vedrà il domani;
umano assillo
l'attesa del futuro.

Quanti domani ancora
per raggiungere l'ultimo domani?

2004 -settembre

da: Ricordi d'Amore

giovedì 17 dicembre 2009

L'AZIENDA NEL 2005. (300)


In questa azienda non si fa mai sera.

Quando la sera giunge,
con otto ore più la pausa pranzo,
un'altra nella giungla della strada,
l'equivalente al ritorno che t'aspetta,
c'è sempre un lavoro da finire.

Ma che! Finisce il mondo?
Lascia il martello e il metro
lì, sopra il banco,
domani li ritrovi pronti all'uso.

Risparmia un'ora per la tua famiglia,
per i tuoi cari,
o solo per te stesso.

Sogna almeno di poter sognare!

23-02-2005

da: Ricordi d'Amore

VIA SINGEN (299)

Via Singen Pomezia (Singen città tedesca gemellata con Pomezia)

Parlar di civiltà sempre è un azzardo,
ma, quando guardo, e mi giro intorno,
mi si fa notte anche in pieno giorno
per tutta l'immondizia che ci sta.

Mobili rotti, pensili, cassetti,
tra cassonetti pieni, traboccanti,
frigo, televisori, vetri infranti,
sedie, divani, reti... un canapè.

Carta, lattine, plastica sui prati
arsi e assetati nella calda estate,
cacche di cane, buste abbandonate,
si può chiamare questa "civiltà"?

Per pochi vandali, anche i più corretti
sono soggetti al pubblico disprezzo,
come a dover espiar per l'equo prezzo
che a gente popolare si confà.

Agosto 2005
da Ricordi d'Amore

mercoledì 16 dicembre 2009

DUE METRI...(298)


Raggiunta la pensione
mi guardo indietro per tirare i conti,
a farli si fa presto, eccoli pronti,
al catasto di mio non c'è un mattone.

Non ho un metro di terra,
nemmeno un tubo ne una mattonella,
direte: Poveretto! Questa è bella,
mai al mio stato ho fatto la guerra.

Ho una casa, (a noleggio, non importa),
cosa mi serve? Non mi manca niente,
sto come un re quando chiudo la porta.

Se ha decine di ville il possidente
se ne facesse altre per la scorta,
per me due metri di buca è sufficiente.

Due metri a me, due metri a lui, siam pari,
per andar dove non servono danari.

20-09-2004
da: Ricordi d'Amore

LA TERZA ETA' (297)


Vorrei sapere se c'è chi lo sa
quand'è che si può dire : "Terza età"!
Gianni per tutto ha una soluzione,
mi ha detto: -Ma come non lo sai?
La terza età comincia alla pensione!-
Allora c'è chi non ci arriva mai!
Michele, c'ora sembra imbalsamato,
era già adulto ch'ero pischelletto,
saputo che io sono pensionato
-Beato te!- M'ha detto il poveretto,
tu già puoi dire d'aver la terza età,
chissà se io l'avrò nell'aldilà!

14.09-2004

da Ricordi d'Amore

NOTTI ROMANE (296)


Un fiume di fuoco, ininterrotto,
scende per la Cristoforo Colombo
dal palazzetto, giù verso il laghetto,
curva veloce in piano, dopo il ponte,
poi ricurva, così Roma l'inghiotte
nel ventre suo per una calda notte.

Al continuo affluir s'apron le arterie
della città, festosa ed accogliente,
che spalanca le braccia ad ogni gente
e si dispone ad essere goduta,
appassionata, arrendevole amante,
in un amplesso di voluttà fatale.

da: Ricordi d'Amore

martedì 15 dicembre 2009

GITA A CIVITA (295)


Abitante di un mondo
tra catrame e cemento,
straniero in Te mi sento.

Borgo rupestre
dove l'ocra del tufo è la regina.

Dal vicolo che scende
m'aspetto di veder spuntar la soma
d'un ciuco dondolante che risale
portando due fascine.

Odo l'eco
del calpestio di zoccoli ferrati
che battono il selciato;
rivedo il maniscalco
con sull'incudine il ferro rovente,
per poi, con gran friggio,
nell'acqua venire temperato.

Tempo remoto...andato!

M'ha chiesto la mia bimba:
-E' tutto vero o finto?-
E' tutto vero! ho detto,
ma a ripensarci
non ne son più convinto.

Nov. 2005

da: Ricordi d'Amore

CIVITA DI BAGNOREGIO (294)


All'improvviso appari, là, sospesa
come un'isola in mar, tra cielo e cielo.
Quale astronauta alla navicella
resti legata alla terraferma
da quell'istmo leggero, di cemento,
cordone ombelicale di salvezza
per preservarti a un mondo
che più non t'appartiene.

Passato l'arco antico
torni padrona di quel tempo andato
nemico della fretta,
nemico di meccanici rumori,
estraneo a quel progresso
destino ineluttabile dell'uomo

5-11-2005

da: Ricordi d'Amore

A PANTANI (293)

Marco Pantani; Cesena 13 genn. 1970 -Rimini 14 febb. 2004


E' dura tornare per terra
e accorgerti che non hai più le ali.

Tu, che come l'aquila
hai volato sulle alte cime;
Tu, che dall'alto hai visto
quanto sia piccolo l'uomo,
una formica, un punto.

Non ti sei rassegnato
a ritornare ad essere quel punto.

15-2-2004

da: Ricordi d'Amore

lunedì 14 dicembre 2009

COMPLEANNO (292)


Cinquantanove anni,
ho tutto e non ho niente,
cosa mi manca?

Non ho una casa mia,
ma non fa niente,
è come che ci sia,
è dello stato, son stato fortunato,
perciò nessuno può cacciarmi via.

Ho una moglie che mi vuole bene,
( quello che pensan tutti)
ha avuto le sue pene,
ma sempre, come un fiore,
è rifiorita con maggior vigore!

Ci son due figli,
uno ancor nel nido,
l'altra è volata ma pure ritorna,
di nipotini!? Niente!
Chissà se mai ne sforna,
è tutto comunque nella norma,
e poi c'è la "neretta"
nipotina acquisita,
se non di sangue è un legame di vita,
sta a casa un weekend, l'altro t'aspetta,
è più che una nipote,
ormai fissa d'estate
e tutte l'altre feste comandate.

A soldi come sto?! Beh, non è male!
Non ho una lira
solo perché è andata fuori corso,
neanche un buffo,
nemmanco una cambiale,
lavoro e sto in pensione,
Lo so! Lo so! E' una contraddizione,;
tempi non sono questi
per esser schizzinosi,
fai bene se protesti,
ho protestato tanto
in tempi più di questi speranzosi!

01-03-2005 (Un anno e mezzo dopo
è giunta anche la prima nipotina)

da: Ricordi d'Amore


I GIORNI DEI SUSINI IN FIORE (291)

I susini in via Catullo (Pomezia) sullo sfondo il palazzo di Coppola (coop. tre ciliegi) dove ho abitato dal 1969 al 1982

Che cosa c'è di bello? Non saprei
trovare qualche cosa che mi piace!
Forse gli ultimi pini, cinque o sei
con le palme messe al tempo del Duce;
il resto sono anonimi palazzi,
quegli imponenti cubi di cemento
d'ogni periferia, pochi gli spazi
per rilassarsi un attimo, un momento,
qualche giardino ad essere sinceri,
anche se con fatica s'è creato,
la piazza con le palle e i candelieri
De Chirico l'avrebbe interessato.

Eppure oggi che la primavera
ha vestito di rosa i suoi susini
persino in via Catullo l'atmosfera
è gioiosa e leggera; i pometini
identica magia in via Virgilio
possono respirare; gli impressionisti
Monet, Renoir non farebbero meglio
della natura, madre degli artisti.

Anche via Matteotti è tutta rosa,
dolce, vestita come un acquerello
nel turchino leggera e deliziosa;
Pure Pomezia ha il suo momento bello!

20,03,2004
Ricordi d'Amore

L'ULTIMO SORRISO (290)


Come una rondine a fine stagione
senza rumore te ne sei partita.

Nessuno può sottrarsi al viaggio eterno,
posticiparlo forse vien concesso
a chi sorride la vita
e, col sorriso, alla vita ricambia.

Non eri tu tra questi
almeno ultimamente;
ma non fa niente,
non t'è mancato il tempo
per seminare e raccogliere i frutti.

Non è da tutti
conoscere tre generazioni
dopo la propria:
tu l'hai potuto,
i figli, i nipoti, i pronipoti,
c'erano tutti per l'ultimo saluto,
e tu, dentro la bara la mattina
sembrava che ridessi.

Era da tempo che non sorridevi!

Quanto sarà costato
conservare quell'ultimo sorriso?

Chissà se c'è,
comunque,
ti vedo con Cesidio in Paradiso.

( per Rina, mia suocera) 24-05-2005

Ricordi d'Amore

domenica 13 dicembre 2009

BELLA LA GIOVENTU' (289)


Bella la gioventù
leggera ed innocente,
ingenua ed incosciente (forse)
ma libera dal giogo
di dogmi e ideologie
che fu per noi così pesante.

Anche noi fummo giovani
( anagraficamente )
ma sì pesanti e grevi
furon quei brevi anni
ricurvi al peso dei pensieri.

sett. 2004

da: Ricordi d'Amore

A EVANNA (288)


Sei entrata leggera,
silenziosa ma calda
come un raggio di sole.

Senza chiedere hai preso,
senza chiedere hai dato
come fosse scontato.

Hai più dato? Hai più preso?
siamo tutti più ricchi,
arricchiti d'Amore.

febbraio 2005

da: Ricordi d'Amore

LA FIAMMELLA (287)


L'inaspettata sentenza
come una lama mi trafisse il cuore.

Il professore
non fece giravolte di parole;
-Si sieda!- disse
lui rimanendo in piedi;
a fianco l'infermiera,
la cartellina del responso in mano,
-La cosa è seria!- e disse la parola
maledetta e tremenda
che terminava in "oma".

Compresi allora l'invito a sedermi,
m'afflosciai
come pallone gonfio che si punge;
l'aria e le forze mi sentii fuggire
in quell'istante c'ogni porta chiuse.

Agghiacciante blackout,
il buio fu totale.

Interminabile attimo
rotto da una fiammella
fievole e lontana.

A quella ci aggrappammo
fino a che il sole
ritornò a brillare.

aprile 2005

da: Ricordi d'Amore

MISTERI DELLA VITA (286)


Un volo leggero
sotto le lenzuola,
la vita che nasce,
mistero d'Amore.

................................

Risveglio

Un soffio di vento
sotto le lenzuola,
ritorna la vita,
la gioia, il dolore.


da: Ricordi d'Amore

INSPERATI FRUTTI (285)


Chi l'avrebbe scommesso
che dopo quarant'anni, cioè adesso,
frugando nell'archivio dei ricordi
ritornasse ad accendersi il sorriso
che fulminò in gioventù il mio cuore?

Quell'abbronzato viso,
impossibile sfida a prima vista
che solamente Amore
tenacemente tentò la conquista.

Fu vincitore Amore,
ancora gode a quei dolci ricordi
e ancor vive e si nutre
di quei frutti così allora insperati.

12-12-2004

da: Ricordi d'Amore

sabato 12 dicembre 2009

IL GRANDE FIUME (284)


Mai traboccò d'amore la passione;
troppi pensieri ad arginar la piena
allor che primavera
generosa inondava i nostri cuori.

S'è fatta sera;
quello che era un piccolo ruscello
è un grande fiume pronto per il mare;
nulla e nessuno lo potrà fermare.

11-12-2004
a Clementina

da: Ricordi d'Amore

"TI AMO" (283)


Sarà che nella lingua madre mia
il termine non viene contemplato
che pronunciarlo per la prima volta
fu una fatica immane,
e, fu sincero allora
come lo è sempre stato
le poche volte che l'ho adoperato.

Scalai il K2 per quelle due parole
ma ne valse la pena
perché sublime giunse la risposta.

Eppure sono stato sempre avaro
ad adoprare le magiche parole
che posson scardinare
le blindate porte dell'Amore.

15-12-2004
a Clementina

da: Ricordi d'Amore

INNAMORATO (282)


Innamorato per la vita intera
solo di Te, mia cara,
Amore mio,
ne mai ti chiesi d'esser ricambiato
anche se l'ho sperato.

Non si forza l'Amore.

Amando essere amati,
quale maggiore dono dalla vita?

Ancora non dispero.

Alla mia Clementina
maggio 2005

da:Ricordi d'Amore

mercoledì 9 dicembre 2009

Quando ridotto....(281)


Quando ridotto sei

a sopportar gli strali

d'un infelice sorte

che vuoi che sia la morte!


da La Conchiglia

Natale oggi (280)


AUGURI DI BUON NATALE A TUTTI

Stanco il vecchietto si ricorda poco
di quando ancora lui era bambino
e, s'accucciava ai bordi del camino
mentre sua nonna rintuzzava il fuoco.
Fuori faceva freddo, nevicava
però il calore dentro non mancava.

Si aspettava Natale in Allegria,
le donne, intente tutte a preparare
i cappelletti ed altre cose rare
da rendere il Natale una magia.
A mezzanotte poi s'andava a messa
per rinnovar di pace la promessa.

Torna Natale, non c'è più il camino,
ha mille luci il nuovo focolare
con tanti doni sotto da scartare,
anche il vecchietto avrà il suo pacchettino.
Ci son regali per tutti, non c'è più
chi si ricordi che è nato Gesù.

Il vecchio chiude gli occhi, vede lei;
-Dove sei moglie mia! Dove sei?
Stai ammirando forse il bambinello?
Dimmi? C'è ancora il bue? E l'asinello?
Non vedo l'ora di venir lassù,
questo benessere non lo reggo più!-


25-12-2003


Da La Conchiglia




Al Caro Carlo (279)

10-06-1983- municipio di Singen (Germania) Carlo Gozzuti il primo a destra

Tu eri capobanda, un po' burlone,
di buon umore sempre caricato,
quell'allegria che ci hai regalato
dal nostro cuore non fuggirà più.

Sei stato il nonno, un po' brontolone,
da che siam nati ci hai accompagnato,
senza rumore te ne sei andato.
Chissà se c'è la banda anche lassù?

Per Carlo Gozzuti ex capobanda della
Banda Musicale Santa Cecilia di Pomezia

da La Conchiglia