martedì 26 aprile 2011

Votazioni comunali (437)



Sta nel "Popolo della Libertà",
voi mi dovete dire come fa
s'era fascista fino all'altro ieri
nelle squadracce di picchiatori neri?

Il bello che in appoggio alla sua lista
c'è anche il "Partito Socialista",
- quale - mi chiedi? Certo hai ragione
con quelli c'è una grande confusione;
è quello nuovo, col garofano rosso,
che il socialismo ha buttato nel fosso.

In compenso il sindaco uscente,
socialista anche lui ma coerente,
la sinistra lo appoggia da una parte,
dall'altra chi da Berlusconi parte.
Insomma, per un posto stanno in gara
undici concorrenti, una caciara!

Io ho amici un po' in tutte le liste,
ormai nessun confine più esiste,
c'è Di Pietro, c'è vendola, i "grillini"
il P.D., rifondazione, anche Casini,
da quarant'anni sempre ti ritrovi
le stesse facce ma i partiti nuovi.

Sempre gli stessi che da quarant'anni
prometton di risolvere i malanni,
ho detto a tutti: Io voto per te! -
poi alla fine voterò per me.

26-aprile-2011

giovedì 21 aprile 2011

In ascensore (436)



Son salito con lei in ascensore
-Ciao, buongiorno! (beato suo marito!)-
il mio pensiero è subito partito
a lui quando raccoglie quel bel fiore.

La bocca al par d'una ciliegia, rossa,
quel balconcino aperto avanti gli occhi
quasi dicesse: -Perché non mi tocchi?-
pochi attimi poi passerà la scossa.

Ho abbassato lo sguardo, vergognoso,
due belle gambe nelle calze a rete,
uno spettacolo; non ci crederete,
ho avuto un pensier che dir non oso.

D'un tratto l'ascensore s'è bloccato,
-O mio Dio! Cosa sarà successo? -
- Stia calma! - Ho detto, - Non s'agiti; adesso
ci verranno a salvar...- Ero agitato.

Lei cercava il mio sguardo, provocante,
- Signora, guardi, ancor c'è la corrente,
risolveranno presto l'incidente! -
Il cuore mi scoppiava, ero tremante.

Avvicinò la bocca sua alla mia,
sfido chiunque a rifiutar la resa,
come potevo a un tale fiore l'offesa
di non coglierlo al volo? Ah! che magia.

Più che io a raccoglierlo fu lei
che con fuoco e passione me lo porse,
mi strinse, m'abbracciò, leccò, mi morse,
io feci quello che dovuto avrei.

In poco tempo ho visto il paradiso,
lei non lo so, ma ho fatto il mio dovere,
m'è parso che godesse di piacere,
quanto non saprei dirlo di preciso.

Fatto il trambusto ci siam rassettati,
lei, con le mani un tocco alla criniera,
io mi sono richiuso la cerniera,
soddisfatti ambedue ed appagati.

Tornato al motivo del "disastro"
ho detto: - c'è il bottone dell'allarme!-
Lei sorridendo allor, senza guardarme
ha spinto al piano, risolto l'incastro.

A mia insaputa stop aveva spinto,
ed io ci son cascato come un pollo,
cader n'un fiume tale, sempre a mollo
mi piacerebbe star pur fossi vinto.

21-aprile-2011

domenica 17 aprile 2011

Destra- Sinistra (435)



Si può essere onesti
di destra e di sinistra,
son concetti diversi
c'ognuno s'amministra.

La destra è più venale
e pensa al proprio io,
l'altra è più sociale
e non si mischia a Dio.

A destra è l'interesse
per l'individualismo,
sinistre le promesse
per fare il socialismo.

La destra è per le classi,
sul debole il più forte,
pei ricchi pei più grassi
aprir tutte le porte.

In teoria quegli altri
vorrebbero che il mondo
non fosse degli scaltri
ma fosse un girotondo.

Ma poi viene la pratica
che predica ma sfrutta
la vita democratica
diventa una combutta.

La destra prepotente
che invade ogni cantone,
sinistra che assente
fa una gran confusione.

Ed ecco entrare i furbi
di qua e di là a mangiare,
tu popolo ti sturbi
ma non li sai cacciare.

Ti tieni i disonesti,
ormai sei rassegnato,
ma quand'è che ti desti
e fai un bel bucato ?

17-aprile-2011

Nuovi candidati (434)




Undici candidati,
tutti a sacrificarsi per la gente,
tutti natuuralmente
senza pretese; disinteressati.

Ci sono condannati
che andarono in galera per tangente,
li hanno tutti a mente
ma non importa, son riabilitati.

Hanno riempito i muri
con quelle facce tonde e sorridenti,
soddisfatti e contenti,
di vincer tutti si senton sicuri.

Son tutti nuovi e puri,
schifati da partiti e da correnti,
se tu parlar li senti
che siano tutti vergini ci giuri.

Ma l'unico lavoro
c'han fatto, il mangiare coi partiti,
quelli che son spariti
che tutti quanti or condannano in coro.

17-aprile-2011

sabato 9 aprile 2011

Pomezia ha 73 anni (433)

Parco tra la 167 ed i Colli d'Enea ; Pomezia


Pomezia; alla vecchiaia
mi sono innamorato
di te; eppur di tempo n'è passato.
Sai quanti giorni? Boh! Sono migliaia!


Eravam giovanotti tutti e due,
io ventitrè, tu circa una trentina
l'età per 'na città da ragazzina,
io già a sgobbare allora come un bue.


Eran tempi così; chi più chi meno,
ognuno trascinava la carretta,
il mondo andava piano, senza fretta,
e tra la gente non c'era veleno.


Tu ci davi il lavoro ch'era tanto,
noi a produrre per crescere i figli,
non c'era tanto tempo per sbadigli,
tempo non c'era per il riso o il pianto.


Or sono pensionato e ti ritrovo
una bella città che con passione
affronta la moderna confusione
alla ricerca d'un vestito nuovo.


Nel parco là, tra le sughere e i meli,
lungo la pista delle biciclette
di auto niente smog, ne motorette,
la primavera limpida ci sveli.


Ora ti posso dir: Pomezia mia,
e son sincero; non è una bugia!


9-aprile-2011

sabato 2 aprile 2011

Ho visto...(432)

Ho visto un prato pieno
di bianche margherite,
le nubi già sparite
nel cielo blu...sereno.

Ho udito il cinguettio
di mille passerotti,
ho ascoltato le notti
che parlano di Dio.

Ho creduto nell'uomo
c'ha sfidato la sorte,
ho aspettato la morte
ma senza essere domo.

Le mie rime ho stampato
scolpendole nel cuore,
la gioia ed il dolore
la virtù col peccato.

Ho viaggiato lontano
oltre i monti oltre il mare,
a bussar per entrare
dentro l'animo umano.

Ho visto il bianco e il nero,
ho poi visto i colori,
i poveri e i signori
li ho visti al cimitero.

Allora, cosa vale
dannarsi per la vita
se poi ogni partita
diventa un funerale?

2-aprile-2011