giovedì 29 settembre 2011

Esperimento di ricalco sulla poesia di Vincenzo Cardarelli Autunno

Autunno, già lo sentimmo venire     Andammo, già credemmo di svenire
nel vento d'agosto,                               raggiunto quel posto,
nelle piogge di settembre                      nella nebbia di novembre
torrenziali e piangenti,                           disperati e sperduti,
e un brivido percorse la terra                e un fulmine ci colse improvviso
che ora,  nuda e triste,                          paura ci travolse,
accoglie un sole smarrito.                      tra foglie secche e marcite.
Ora passa e declina,                             Ritrovammo la lena,
in quest'autunno che incede                   in quel luogo così tetro
con lentezza indicibile,                           ci sembrava impossibile,
il miglior tempo della nostra vita             d'aver superato quella prova
e lungamente ci dice addio.                    e finalmente ci demmo pace.


Cardarelli                                                             Zamblon

(460) Cos'è l'amore...



Amor non è pensar solo a una donna,
Amore è un sentimento
che travalica il mondo,
Amore è un colorato girotondo,
è un aquilone libero nel vento,
è un bambino in braccio alla sua nonna,
un canto alla Madonna,
è gocciola di pianto
versata per chi soffre,
Amore è una risata che si offre
spensierata e sincera a chi t'è accanto;
Amor non è soltanto
pensar di fare sesso poi è finita,
chi s'è visto s'è visto;
Amore è la discesa e la salita,
vorresti la pianura
ma già va bene se il percorso è misto.
Amore è un'amorevole avventura
Amore prenda ciò che da la vita.

29-settembre

mercoledì 28 settembre 2011

(459) Parole in libertà



Sai quante parole stonate
si dicono senza costrutto,
parole che dicono tutto
che muoiono come son nate.

Ti dicono: -Ho fatto l'amore!-
per fare soltanto del sesso,
magari pagando il favore,
si vantano per il successo.

Ti dicono: -Buone vacanze!-
Tu che sei un disoccupato
ringrazi ma ciononostante
ti fanno sentire frustrato.

Ti dicono :-Su con la vita!-
Loro hanno soltanto pianura,
ma tu che hai tutta salita
pedali, pedali ma è dura.

Si fanno chiamare onorevoli,
non sanno che sia l'onore,
si credono sempre incolpevoli
li scopri sul fatto? Che orrore!

Si fanno chiamar cavalieri,
non hanno mai visto un cavallo,
non sono galanti ma alteri,
rimangono sul piedistallo.

Ti dicono:- Basta corrotti!-
Gli stessi che han preso mazzette,
s'inventano termini edotti
son vergini come mignotte.

La giostrano come gli pare
non li potrai mai incastrare.

28-settembre-2011

(458) Atmosfera d'argento



La luna si tuffa sul mare
in una distesa di miele,
la nuvola allegra scompare,
compaiono piccole vele
che liete sul mare, leggere,
si cullano libere al vento,
in cerca di mille chimere
in quella atmosfera d'argento.

Somigliano ai miei bei pensieri
le vele dal vento cullate,
che liberi vanno, leggeri,
tra mondi di gnomi e di fate
nel cuore di gran fantasia
laddove non vedi confini,
d'adulti non c'è la malia,
si torna un po' tutti bambini.

Si torna a guardare la luna
che affoga sul mare di sera,
e l'anima mai sta digiuna,
e il cuore giammai si dispera.

28-settembre-2011

lunedì 26 settembre 2011

(457) Avanti



Eran gli anni di Nenni, ero bambino,
il di di festa rientrava a casa
con il giornale ripiegato in tasca
e la testata messa in bella mostra.
Tempi eran duri pei lavoratori
ed il lavoro era una chimera,
quel giornale una sfida a lor signori,
per i lavoratori una bandiera.
Avanti, la testata messa al rogo
da chi alla stampa poi mise il bavaglio,
orgoglio d'una classe proletaria
finché a straccio ridotto dal Bettino
che il socialismo trascinò nel fango.
Caduta nell'oblio, ormai sparita,
dimenticata, credevasi estinta,
in veste di servil diffamatore
riportata alla cronaca mondana.
Madre di stirpe proletaria e rude
ridotta niente più che a una puttana.

27-settembre-2011

domenica 25 settembre 2011

(456) Il grande imperatore



Correte signore e signori
è giunto il gran Dulcamara,
qualunque sia cosa più rara
da filtri decotti, liquori
da lui voi potete trovar.

Un piccolo uomo bisunto
che credesi un Napoleone,
che per non finire in prigione
ridotto ha un paese defunto
che solo si può sotterrar.

E mentre la gente si lagna,
e mentre il paese va a fondo,
lo vedi da sempre giocondo
in una perenne cuccagna
tra troie e maiali a sguazzar.

24-settembre-2011

martedì 20 settembre 2011

(455) Nostalgia dell'estate



Oggi è l'ultimo giorno dell'estate,
dovrò aprire il cassetto
e indossare il giacchetto,
addio alle scottature, addio sudate.

Verranno a dissetar l'arse campagne
le tanto attese piogge ora copiose,
saran giornate uggiose;
sparite le zanzare
ci scalderemo accanto alle castagne.

Ci scorderemo il mare
che ci ha tenuti allegri in compagnia,
verrà la nostalgia
del caldo sole che t'accarezzava,
del mar che ti cullava,
oppur, quando la sera tu, scollata,
ammiravi la luna
e lei ti sorrideva immacolata.

C'erano i grilli a far la serenata,
dormiva la laguna
ma non dormivi tu che innamorata
dividevi gli spasimi e i sospiri
con il tuo amato accanto.

Ah! Delizioso incanto!
Nelle lunghe serate da vampiri
t'allieterà quel ricordo soltanto.

20-settembre-2011

venerdì 9 settembre 2011

(454) Canzone malinconica



Oggi mi sfiora il vento,
m'accarezza leggero sulla pelle
e canta una canzone
piena di nostalgia e sentimento,
parla di luna e stelle
di baci ormai scaduti in prescrizione;
ritorna l'emozione
a proiettare un film in bianco e nero
sopra il candido schermo
che la mia mente all'occasione stende,
ancor chiaro e sincero
come il cielo sereno in pieno inverno
sullo schermo s'accende
tutto il passato c'amor mio comprende.

Non son tanti gli attori,
sempre gli stessi a stare sulla scena,
ma è un film che non t'annoia,
ci sono gioie, non mancano dolori,
i momenti di pena
che tutto il mondo intorno par che muoia;
torna il sole e la gioia
tornan gli attori sorridenti e lieti,
altri entrano in scena,
entra l'estate poi la primavera.
Non ci sono segreti
sotto le stelle e la luna piena,
torna tutto com'era.
La vita scorre, la ruota non s'azzera.

9-settembre-2011

giovedì 8 settembre 2011

(453) 11 settembre; 2011; 2001; 1973.......

I Mostri


La dignità


Dall'undici settembre
il mondo non è stato più lo stesso.
Non è certo migliore,
han seminato panico e terrore,
due guerre cominciate e mai finite,
i mostri giustiziati
da altri mostri ora pensionati;
menzogne gratuite,
falsi supercannoni,
cormorani tuffati nel catrame
per le televisioni;
Abu Graib al posto
della promessa di democrazia;
undici settembre che la CIA
portò al martirio Allende,
era un'altro settembre
ma non meno cruento,
solo volutamente
dall'occidente disperso nel vento.
Si spinge nell'oblio
ciò che tormenta la coscienza e brucia,
il mondo affonda e voglion la fiducia
sempre gli stessi che l'hanno affondato
creando nuovi mostri
servi del capitale e del mercato.

9-settembre-2011

(452) Futuro...



Spensierati li vedi,
pensi che non conoscano le insidie
che gli riserva il mondo?
Se stiamo andando a fondo
tra divisioni, nepotismo e invidie
non è loro la colpa, non lo credi?
Già lo sentono il peso
dell'ingiustizia certa,
di gerontocrazia mai aperta
al cambiamento sempre lì, in sospeso.

Li credi spensierati
perché non danno cenno a reazione,
cova sotto la sabbia
se c'è la giusta rabbia
che acceso avrebbe altra generazione
d'uomini ancor non cloroformizzati;
colpa dei loro padri
c'han lottato e sofferto
per dare ai figli un futuro certo
ed or li si condanna d'esser ladri.

Ladri di sogni infranti
nell'avida ingordigia del presente
che ha bruciato il futuro
alzando l'alto muro
tra la certezza antica, onnipotente,
e la precarietà madre dei pianti.
Or solamente i santi
aprir posson la porta,
ne il diritto ne il merito supporta,
solo il favor può spingerti in avanti.

Avrem toccato il fondo?
Sempre si scende, ancora non si vede,
il dubbio guarda, speranza non crede.

8-settembre-2011

mercoledì 7 settembre 2011

Poeta, pittore d'amore (451)



Sei tu ch'entri leggero dentro il cuore,
dell'anima sai cogliere il sospiro,
di silenzio ti nutri
e detesti il rumore,
voli senz'ali, cavalchi il mistero,
come antico veliero
nella tempesta il mare
battagliero lo affronti,
lo cavalchi, sobbalzi e lo racconti,
ingenuamente credi
a ciò che il cuore dice
senza farti illusion per ciò che vedi.

Sai parlare alla luna, sei felice
se una farfalla ti si posa accanto
e ne godi l'incanto
ma soffri per il pianto
d'un anima infelice,
allora l'impotenza ti percuote,
ti martella la mente
ma il mondo non ti sente,
orecchie non ha il mondo per l'ascolto
d'un singolo lamento.

Tu quel lamento cogli e l'incornici,
lo dipingi d'amore
e non nascondi il pianto ne il dolore
che nella galleria dei ricordi
testimone lo appendi
per quelli che son ciechi e che son sordi.

7-settembre-2011