domenica 20 novembre 2011

(466) Ballata di maggio



Era un mattino che splendeva il sole,
limpide come il ciel le tue parole,
cantavi ed il tuo canto m'incantava
il vento la tua chioma accarezzava.

L'oro del grano cullava nell'onda
lievi farfalle i papaveri rossi,
ed al sorriso tuo, della Gioconda,
traballavan leggeri, un poco scossi.

stavan le starne all'ombra, giù nei fossi,
allegro il ruscelletto mormorava
un'armonia che dolce rimbalzava
tra il biancospino e i sempreverdi bossi.

Il vento la tua chioma accarezzava,
cantavi ed il tuo canto m'incantava.
limpide come il ciel le tue parole
era un mattino che splendeva il sole.

Si confondeva la tua chioma bionda
con le dorate spighe, e più cantavi
più la tua gonna si facea rotonda
e nella danza libera volavi.

Nell'estasi del volo m'invitavi
ed io maldestro, goffo, un po' impacciato,
nell'enfasi mi sono ritrovato
disteso a terra, allor tu mi baciavi.

Era un mattino che splendeva il sole,
cantavi ed il tuo canto m'incantava,
limpide come il ciel le tue parole,
il vento la tua chioma accarezzava.

20-novembre-2011

domenica 13 novembre 2011

(465) Ma che bella giornata!



C'è un sole con un'aria frizzantina....
Ma che bella giornata!
Così sincera, limpida, genuina,
mi sembra una domenica incantata.

Vedi gente serena, sorridente,
come se respirasse un'aria nuova,
chissà che cosa prova
che se n'è andato il nanopresidente?

Altra ne vedi con i lunghi musi;
sembra che abbia passato la nottata
con l'occhi aperti ed or li tiene chiusi
come se fosse stata bastonata.

E' proprio una magnifica giornata.

Sì, è vero, ci sono le macerie
di chi ha nei cuori tanto spicconato,
negli animi scavato
per demolir le poche cose serie.

Lo so che sarà dura,
non è la prima volta che succede,
se il popolo ci crede
abbatter non lo può alcuna sciagura;
l'importante finisca st'avventura.

Vedendo come è andata
mi vien da dire: Che splendida giornata!

A chi ha la faccia lunga
diciamo: -Su, la vita è un po' una giostra,
non è vostra né nostra,
or tocca a noi, voi fate il bunga-bunga;
quella sì è roba vostra
ed è un'eredità che non vogliamo.

E' cinica la storia e ci dimostra
con l'ombrello del popolo sovrano
calpestare si può ogni valore,
ogni ideale, ogni diritto umano;
ma poi il pagatore
il popolo riman senza il sovrano.

13-novembre-2011

Ieri sera alle 21, il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si è presentato al Quirinale a consgnare le proprie dimissioni nelle mani del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dopo che la legge sul Rendiconto dello stato è passata con il voto di 308 deputati contro i 322 che non hanno votato (né a favore né contro per impedire che non passasse la legge stessa) Da allora il governo non ha più la maggioranza.....

domenica 9 ottobre 2011

(464) Colori e vita di una terra nuova



Io ti conobbi nell'autunno caldo,
mi ricordo i colori
dominanti d'allora,
le tute blu d'un popolo ancor saldo,
eran le tute dei lavoratori;
sorriso di speranza in chi lavora.

Tra il verde delle sughere
a giugno si stendeva il giallo mare
confondendosi in fondo al mare azzurro.
Nouva città, per crescere,
con l'ocra dei mattoni ad oscurare
dolce visione e tiepido sussurro.

Ancor vive le genti
che furono portate un dì col treno;
dei cinque continenti
ora puoi incontrare
tutti i colori dell'arcobaleno.

Sei figlia di pionieri,
tu li saprai comprendere ed amare
come sapesti accogliere quelli ieri.

9-ottobre-2011

venerdì 7 ottobre 2011

(463) Ci s'accontenta

Tra milioni di case
non c'è una casa mia.
Certamente non vivo in una tenda;
la casa è dello stato,
mi posso ritenere fortunato.
Reputazione orrenda,
sembra tu abbia una brutta malattia,
ma tra le spine pur ci son le rose.
-La casa popolare? Mamma mia!-
Gli sembra di vedere un appestato,
e piangono per la rata morosa
d'un mutuo che li strozza;
non è per tutti andar sulla carrozza.
Chi s'accontenta sale sul somaro,
sta come Cristo in groppa, senza soldi;
dovrà sopportar forse i manigoldi,
ma sono pochi ad esserne al riparo.

7-ottobre-2011

mercoledì 5 ottobre 2011

(462) Quella croce



Al cimitero, vicino alla mia nonna
c'era una croce muta, senza un fiore,
tu, mi parlavi di rastrellamenti,
in faccia ti leggevo
la rabbia ed il dolore
a ricordare quei tragici eventi.

Venivano di là dal Muraglione,
da San Godenzo forse, o da Castagno,
sfuggito dai tedeschi
senza la spia di Giggi
l'avrebbe fatta franca
accovacciato là tra il formentone.

Ma Giggi l'ortolano,
quello fascista della prima ora
avvisò l'esse-esse;
circondata la preda
con il mitra falciarono la messe.

- Ma chi? Il tuo ortolano?
quello dal quale comperi la frutta?-

La guerra è stata brutta!
Ricorda quella croce e quel cristiano,
ma non scordar la lotta
che fu condotta per un mondo umano.

5-ottobre-2011

Pensando a qualcuno che vuole togliere il 25 Aprile con il motivo che non rappresenterebbe tutti, e perché in Emila Romagna, secondo questo parlamentare  sarebbero stati perpetrati massacri contro coloro che erano stati fascisti, Dopo una guerra civile può essere naturale una sorta di vendetta nei confronti di chi è stato carogna, ma dalle mie parti (Romagna) coloro che erano stati fascisti (anche carogne) sono rimasti senza subire conseguenze da parte della società civile.

sabato 1 ottobre 2011

(461) Temporale



Lieta la pioggia tic tac picchietta
lì sopra i tetti, sui rossi coppi,
tra tuoni e lampi, fulmini e schioppi,
s'è fatta notte, ma il sole aspetta
dietro le nubi, che si riposa,
il mondo beve, già si disseta,
beve la foglia, beve la rosa,
beve la palma che al vento inquieta,
lì sulla soglia spera la sposa
che il finimondo presto finisca,
pensa ai suoi figli dentro quel gorgo
senza un riparo, nella tempesta.
Placa la pioggia, s'accende il borgo,
tutto riluce, tutto risplende,
è fuggita qualunque minaccia
luccica il vetro dietro le tende,
sorride il sole, ti bacia in faccia.

1-ottobre-2011

giovedì 29 settembre 2011

Esperimento di ricalco sulla poesia di Vincenzo Cardarelli Autunno

Autunno, già lo sentimmo venire     Andammo, già credemmo di svenire
nel vento d'agosto,                               raggiunto quel posto,
nelle piogge di settembre                      nella nebbia di novembre
torrenziali e piangenti,                           disperati e sperduti,
e un brivido percorse la terra                e un fulmine ci colse improvviso
che ora,  nuda e triste,                          paura ci travolse,
accoglie un sole smarrito.                      tra foglie secche e marcite.
Ora passa e declina,                             Ritrovammo la lena,
in quest'autunno che incede                   in quel luogo così tetro
con lentezza indicibile,                           ci sembrava impossibile,
il miglior tempo della nostra vita             d'aver superato quella prova
e lungamente ci dice addio.                    e finalmente ci demmo pace.


Cardarelli                                                             Zamblon

(460) Cos'è l'amore...



Amor non è pensar solo a una donna,
Amore è un sentimento
che travalica il mondo,
Amore è un colorato girotondo,
è un aquilone libero nel vento,
è un bambino in braccio alla sua nonna,
un canto alla Madonna,
è gocciola di pianto
versata per chi soffre,
Amore è una risata che si offre
spensierata e sincera a chi t'è accanto;
Amor non è soltanto
pensar di fare sesso poi è finita,
chi s'è visto s'è visto;
Amore è la discesa e la salita,
vorresti la pianura
ma già va bene se il percorso è misto.
Amore è un'amorevole avventura
Amore prenda ciò che da la vita.

29-settembre

mercoledì 28 settembre 2011

(459) Parole in libertà



Sai quante parole stonate
si dicono senza costrutto,
parole che dicono tutto
che muoiono come son nate.

Ti dicono: -Ho fatto l'amore!-
per fare soltanto del sesso,
magari pagando il favore,
si vantano per il successo.

Ti dicono: -Buone vacanze!-
Tu che sei un disoccupato
ringrazi ma ciononostante
ti fanno sentire frustrato.

Ti dicono :-Su con la vita!-
Loro hanno soltanto pianura,
ma tu che hai tutta salita
pedali, pedali ma è dura.

Si fanno chiamare onorevoli,
non sanno che sia l'onore,
si credono sempre incolpevoli
li scopri sul fatto? Che orrore!

Si fanno chiamar cavalieri,
non hanno mai visto un cavallo,
non sono galanti ma alteri,
rimangono sul piedistallo.

Ti dicono:- Basta corrotti!-
Gli stessi che han preso mazzette,
s'inventano termini edotti
son vergini come mignotte.

La giostrano come gli pare
non li potrai mai incastrare.

28-settembre-2011

(458) Atmosfera d'argento



La luna si tuffa sul mare
in una distesa di miele,
la nuvola allegra scompare,
compaiono piccole vele
che liete sul mare, leggere,
si cullano libere al vento,
in cerca di mille chimere
in quella atmosfera d'argento.

Somigliano ai miei bei pensieri
le vele dal vento cullate,
che liberi vanno, leggeri,
tra mondi di gnomi e di fate
nel cuore di gran fantasia
laddove non vedi confini,
d'adulti non c'è la malia,
si torna un po' tutti bambini.

Si torna a guardare la luna
che affoga sul mare di sera,
e l'anima mai sta digiuna,
e il cuore giammai si dispera.

28-settembre-2011

lunedì 26 settembre 2011

(457) Avanti



Eran gli anni di Nenni, ero bambino,
il di di festa rientrava a casa
con il giornale ripiegato in tasca
e la testata messa in bella mostra.
Tempi eran duri pei lavoratori
ed il lavoro era una chimera,
quel giornale una sfida a lor signori,
per i lavoratori una bandiera.
Avanti, la testata messa al rogo
da chi alla stampa poi mise il bavaglio,
orgoglio d'una classe proletaria
finché a straccio ridotto dal Bettino
che il socialismo trascinò nel fango.
Caduta nell'oblio, ormai sparita,
dimenticata, credevasi estinta,
in veste di servil diffamatore
riportata alla cronaca mondana.
Madre di stirpe proletaria e rude
ridotta niente più che a una puttana.

27-settembre-2011

domenica 25 settembre 2011

(456) Il grande imperatore



Correte signore e signori
è giunto il gran Dulcamara,
qualunque sia cosa più rara
da filtri decotti, liquori
da lui voi potete trovar.

Un piccolo uomo bisunto
che credesi un Napoleone,
che per non finire in prigione
ridotto ha un paese defunto
che solo si può sotterrar.

E mentre la gente si lagna,
e mentre il paese va a fondo,
lo vedi da sempre giocondo
in una perenne cuccagna
tra troie e maiali a sguazzar.

24-settembre-2011

martedì 20 settembre 2011

(455) Nostalgia dell'estate



Oggi è l'ultimo giorno dell'estate,
dovrò aprire il cassetto
e indossare il giacchetto,
addio alle scottature, addio sudate.

Verranno a dissetar l'arse campagne
le tanto attese piogge ora copiose,
saran giornate uggiose;
sparite le zanzare
ci scalderemo accanto alle castagne.

Ci scorderemo il mare
che ci ha tenuti allegri in compagnia,
verrà la nostalgia
del caldo sole che t'accarezzava,
del mar che ti cullava,
oppur, quando la sera tu, scollata,
ammiravi la luna
e lei ti sorrideva immacolata.

C'erano i grilli a far la serenata,
dormiva la laguna
ma non dormivi tu che innamorata
dividevi gli spasimi e i sospiri
con il tuo amato accanto.

Ah! Delizioso incanto!
Nelle lunghe serate da vampiri
t'allieterà quel ricordo soltanto.

20-settembre-2011

venerdì 9 settembre 2011

(454) Canzone malinconica



Oggi mi sfiora il vento,
m'accarezza leggero sulla pelle
e canta una canzone
piena di nostalgia e sentimento,
parla di luna e stelle
di baci ormai scaduti in prescrizione;
ritorna l'emozione
a proiettare un film in bianco e nero
sopra il candido schermo
che la mia mente all'occasione stende,
ancor chiaro e sincero
come il cielo sereno in pieno inverno
sullo schermo s'accende
tutto il passato c'amor mio comprende.

Non son tanti gli attori,
sempre gli stessi a stare sulla scena,
ma è un film che non t'annoia,
ci sono gioie, non mancano dolori,
i momenti di pena
che tutto il mondo intorno par che muoia;
torna il sole e la gioia
tornan gli attori sorridenti e lieti,
altri entrano in scena,
entra l'estate poi la primavera.
Non ci sono segreti
sotto le stelle e la luna piena,
torna tutto com'era.
La vita scorre, la ruota non s'azzera.

9-settembre-2011

giovedì 8 settembre 2011

(453) 11 settembre; 2011; 2001; 1973.......

I Mostri


La dignità


Dall'undici settembre
il mondo non è stato più lo stesso.
Non è certo migliore,
han seminato panico e terrore,
due guerre cominciate e mai finite,
i mostri giustiziati
da altri mostri ora pensionati;
menzogne gratuite,
falsi supercannoni,
cormorani tuffati nel catrame
per le televisioni;
Abu Graib al posto
della promessa di democrazia;
undici settembre che la CIA
portò al martirio Allende,
era un'altro settembre
ma non meno cruento,
solo volutamente
dall'occidente disperso nel vento.
Si spinge nell'oblio
ciò che tormenta la coscienza e brucia,
il mondo affonda e voglion la fiducia
sempre gli stessi che l'hanno affondato
creando nuovi mostri
servi del capitale e del mercato.

9-settembre-2011

(452) Futuro...



Spensierati li vedi,
pensi che non conoscano le insidie
che gli riserva il mondo?
Se stiamo andando a fondo
tra divisioni, nepotismo e invidie
non è loro la colpa, non lo credi?
Già lo sentono il peso
dell'ingiustizia certa,
di gerontocrazia mai aperta
al cambiamento sempre lì, in sospeso.

Li credi spensierati
perché non danno cenno a reazione,
cova sotto la sabbia
se c'è la giusta rabbia
che acceso avrebbe altra generazione
d'uomini ancor non cloroformizzati;
colpa dei loro padri
c'han lottato e sofferto
per dare ai figli un futuro certo
ed or li si condanna d'esser ladri.

Ladri di sogni infranti
nell'avida ingordigia del presente
che ha bruciato il futuro
alzando l'alto muro
tra la certezza antica, onnipotente,
e la precarietà madre dei pianti.
Or solamente i santi
aprir posson la porta,
ne il diritto ne il merito supporta,
solo il favor può spingerti in avanti.

Avrem toccato il fondo?
Sempre si scende, ancora non si vede,
il dubbio guarda, speranza non crede.

8-settembre-2011

mercoledì 7 settembre 2011

Poeta, pittore d'amore (451)



Sei tu ch'entri leggero dentro il cuore,
dell'anima sai cogliere il sospiro,
di silenzio ti nutri
e detesti il rumore,
voli senz'ali, cavalchi il mistero,
come antico veliero
nella tempesta il mare
battagliero lo affronti,
lo cavalchi, sobbalzi e lo racconti,
ingenuamente credi
a ciò che il cuore dice
senza farti illusion per ciò che vedi.

Sai parlare alla luna, sei felice
se una farfalla ti si posa accanto
e ne godi l'incanto
ma soffri per il pianto
d'un anima infelice,
allora l'impotenza ti percuote,
ti martella la mente
ma il mondo non ti sente,
orecchie non ha il mondo per l'ascolto
d'un singolo lamento.

Tu quel lamento cogli e l'incornici,
lo dipingi d'amore
e non nascondi il pianto ne il dolore
che nella galleria dei ricordi
testimone lo appendi
per quelli che son ciechi e che son sordi.

7-settembre-2011

domenica 28 agosto 2011

Pensieri d'autunno.. (450)



Cammino tra le foglie
scricchiolanti e festose,
la macchia sempreverde in lontananza,
l'ultimo raggio muore
tra le caduche chiome oramai spoglie.

La natura che vive,
la natura che dorme,
la natura che muore;
natura che risvegli la speranza.

Un intruso mi sento
nella danza infinita
e mi faccio portare dal vento,
la corrente assecondo della vita.

Lo sento che non è lontano il mare,
quel mare della pace
per poter riposare
dove menzogna non può navigare.

28-agosto-2011

giovedì 25 agosto 2011

La forza della democrazia (449)



Tra spari e cannonate,
le strade insanguinate,
la NATO,
per mettere pace ha bombardato.

26-agosto-2011

Profumo d'un tempo..(448)



Risento il tuo profumo,
torna il ricordo di quel primo bacio
in quell'ultima fila
tra spirali di fumo
in quella sala di periferia
e tu, anima mia,
non fuggivi del braccio mio la presa,
anzi, d'intesa tu l'assecondavi,
sentivo che mi amavi
ed al mio amore ti saresti arresa.

La luna risplendeva
quando uscivamo là, sul lungomare,
ed una scia d'argento
rotta dall'onda che si rinfrangeva
sugli scogli sporgenti
e d'acqua e sale c'irrorava il vento;
e sognavamo amore,
un amore che non avesse fine,
quegli amori da cine
che eterno sappia dare il batticuore.

Ma la vita reale
tutto travolge, anche i sentimenti,
è spietata, è crudele,
non ha pietà del cuore,
delle promesse sue, pure e sincere
e l'obbliga a tradirle,
lo fa sentire infame e traditore;
lui, impotente tace,
se ne dispiace e torna a quei ricordi
con la mestizia della nostalgia,
e una goccia salata,
dal sapore di mare,
dagli occhi va alla bocca e fa sognare.

25-agosto-2011

Lo scorrere del tempo (447)



O quanto pesa il tempo
allor c'aspetti d'incontrare Amore,
sembra si fermi il cuore,
sembra di camminare su, in salita,
una rampa infinita
per arrivare al lieto appuntamento,
e fremi, e sei ansioso,
e sogni quel momento,
e non trovi riposo.

Ed ecco finalmente
l'attimo tanto atteso,
il tempo corre allor velocemente,
tu vorresti fermarlo,
eternare vorresti quel momento,
e ti senti leggero,
e ti senti sospeso,
liberato nel vento,
di posseder ti sembra il firmamento.

Poi svanisce l'incanto,
torna a pesare il tempo come un tempo,
tornano i giorni grigi dell'attesa,
ma stavolta il ricordo
può allietarti ogni tanto,
e, lo scorrere lento
del tempo, questa volta men ti pesa.

25-agosto-2011

mercoledì 24 agosto 2011

Tempo (446)



Tempo, sei traditore
quando rallenti tanto nell'attesa
del sospirato amore
per poi fuggir durante la contesa.

Quell'attimo di gioia
cancellarlo mai più potrai negli anni,
potrai sparger la noia
ma sempre tornerà a lenir gli affanni.

Tempo, tu sei feroce
se del dolor prolunghi l'agonia,
quando sarà, ti prego, va veloce,
di corsa vola via.

25-agosto-2011

martedì 26 luglio 2011

L'avventura (445)



Oggi mi è capitata un'avventura
che capire ci fa il segno dei tempi,
n'un mondo dove abbondano gli esempi
per dare in pasto al volgo la paura.


N'una strada, di quelle mai finite,
dove l'erba si mangia già l'asfalto,
l'ora che il sole ormai non è più alto
raccoglievam le more saporite.


Io dietro un cespuglio bello e folto
col secchiello da mare le coglievo,
un po' distante mia moglie, la vedevo,
anch'ella col secchiel per il raccolto.


In lontananza ho visto un pandino
che s'è avvicinato fino al punto
dietro il cespuglio, poi, na volta giunto
ha spento il motore a noi vicino.


Erano due ragazzi, innamorati,
senza vedere noi a far le more
s'eran fermati per fare l'amore;
con discrezione ce ne siamo andati.

Due minuti più tardi una volante,
in quel pezzo di strada senza uscita
l'abbiam vista arrivare, poi sentita
fermarsi proprio lì. poco distante.

Sarà forse una macchina rubata?
Macché! I due ragazzi imbarazzati
son scesi: - Cosa fate li appartati?-
Quale domanda stupida, insensata.

-Vedete che c'è gente a far le more?-
-Scusate! Ce ne andiamo, abbiamo torto!
a dire il vero non me n'ero accorto,
tolgo il disturbo, vado, sissignore!-

In un mondo che invoca tutte l'ore
più controlli, maggiore sicurezza,
scusatemi, mi sembra una sciocchezza,
infastidire chi cerca l'amore.

Invece di combattere i briganti,
spengon l'ardore dei giovani amanti.


26- luglio-2011

lunedì 25 luglio 2011

(444) Maresciallo in pensione

in coda alla ASL per le analisi

Ti sentivi un gigante
dentro quella divisa
dal popolo malvista e sempre invisa.

Ti sentivi importante
impalato davanti
ai prelati ed ai politicanti.

Altezzoso e distante
con la povera gente,
coi signori servile e riverente.

Elegante e galante
con le belle signore,
nei secoli fedele uomo d'onore.

Alla provocazione
t'attaccasti al colletto,
prepotente mi prendesti di petto.

Era mia la ragione,
tu, che stavi in difetto,
per i galloni volevi il rispetto.


Arrogante e spavaldo
con colui che subisce
le ingiustizie e da sempre le patisce.

Ora stai lì seduto
nella sala d'attesa,
ti senti nudo persa la divisa.

Io mi ti siedo accanto,
sono tranquillo, guardo,
tu abbassi il volto, non reggi lo sguardo.

Il popolo non scorda,
ma il popolo è sereno,
spegne il rancore e mai getta veleno.

Sei un povero diavolo,
noi lo siam sempre stati,
tu sei smarrito, noi siamo abituati.

25-luglio-2011

domenica 17 luglio 2011

I nuovi barbari. (443)



S'alzavano le mura
contro il nemico barbaro, invasore,
adesso è molto dura,
i barbari son dentro il nostro cuore.

Hanno a Dio innalzato
il soldo, unico re e imperatore,
a lui nulla è negato,
il bello si distrugge per l'orrore.

Ancor ci si fa vanto
delle bellezze del rinascimento,
si costruisce intanto
senza costrutto o discernimento.

Torneranno ai castelli
dall'immondizia saranno assediati,
dietro i loro cancelli
diranno: Come siamo fortunati!

Assediati dal tanfo
si chiuderanno nelle stanze d'oro,
a godersi il trionfo
sopra quel mondo che non è più loro.

17-luglio-2011

mercoledì 13 luglio 2011

L'ultima spiaggia (443)



Dicono che da vecchi
si torna un po' bambini,
se è così, d'adulti sulla spiaggia
non ne vedo parecchi.

Ci sono solo nonni e nipotini.
Forse è l'ultima spiaggia,
il futuro nelle mani ai pensionati.

13 luglio 2011

sabato 2 luglio 2011

Garofano rosso (442)



Vorrei tornare a rifiorir nel petto
il Primo Maggio, dei lavoratori
pieni d'orgoglio, mentre lor signori
a guardar con timore ma rispetto.

Vorrei restare vivo sui compagni
morti sperando in un mondo migliore
per consolarli nel loro dolore
e veder quanto il popolo si lagni.

Vorrei restar nell'estate e all'inverno
lì davanti ai caduti sul lavoro
facilmente scordati; almen per loro
un po' di primavera nell'eterno.

1- aprile-2011

lunedì 27 giugno 2011

Navigando ..(441)

l'alba a Porto Torres
La luna era felice stamattina
sorrideva sul mare
mentre noi s'era intenti a navigare
e Porto Torres era oramai vicina.

Liscia scorreva sull'olio la nave,
l'oriente s'accendeva a poco a poco
lentamente, fino a prendere fuoco;
parea la scia un percorso soave.

Ripartiti, passata l'Asinara,
sul ponte il vento rubava i cappelli,
s'alzavan l'onde, cavalli ribelli,
l'immagine m'è diventata amara.

Ho visto i disperati all'avventura
fuggire dalla fame ed alle guerre
che per trovar più generose terre
ritrovano in quel mare la sventura.

O Mare Nostrum, sei così tremendo
che accendi ai derelitti la speranza
poi li tradisci, li inghiotti nella danza
d'un mondo sempre più cinico e orrendo.

26-giugno-2011

domenica 5 giugno 2011

L'ultimo fiore (440)



Son stato al cimitero, stamattina,
e devo dir, mi sono preoccupato,
a salutar color che ci han lasciato
erano solo donne...una ventina.

Mi sono domandato:
Che! Forse l'uomo è meno addolorato?
Ma poi mi guardo intorno e cosa vedo?
Vedo vedove intorno e all'incontrario
ogni dieci Marie un solo Mario.

O donne, donne, voi a tutto tondo
sostenete la vita
e consolate il mondo,
ma, sulle vostre spalle, anche il dolore
alleggerite con l'ultimo fiore.

5-giugno-2011

sabato 28 maggio 2011

La solitudine(439)



Leggo la solitudine
nei volti della gente,
nella ressa scomposta
c'è tanta solitudine nascosta.

Sento il peso del vuoto
che ha perduto il sostegno
di ogni sentimento.

Io non ci penso,
mi sento contento,
m'abbandono nel vento
che spira senza dare una risposta.

28-maggio-2011

Benessere (438)



Di questi tempi
l'essere contenti
è da sciagurati o da dementi.

Chi senti senti
non senti che lamenti.

Benessere.......Benessere.......Benessere.............

Quello è felice
eppure non ha niente! 

Forse è un'incosciente.........
oppure un deficente.............

No! Quello è un poeta..
Non vive nel presente...

28-maggio-2011

martedì 26 aprile 2011

Votazioni comunali (437)



Sta nel "Popolo della Libertà",
voi mi dovete dire come fa
s'era fascista fino all'altro ieri
nelle squadracce di picchiatori neri?

Il bello che in appoggio alla sua lista
c'è anche il "Partito Socialista",
- quale - mi chiedi? Certo hai ragione
con quelli c'è una grande confusione;
è quello nuovo, col garofano rosso,
che il socialismo ha buttato nel fosso.

In compenso il sindaco uscente,
socialista anche lui ma coerente,
la sinistra lo appoggia da una parte,
dall'altra chi da Berlusconi parte.
Insomma, per un posto stanno in gara
undici concorrenti, una caciara!

Io ho amici un po' in tutte le liste,
ormai nessun confine più esiste,
c'è Di Pietro, c'è vendola, i "grillini"
il P.D., rifondazione, anche Casini,
da quarant'anni sempre ti ritrovi
le stesse facce ma i partiti nuovi.

Sempre gli stessi che da quarant'anni
prometton di risolvere i malanni,
ho detto a tutti: Io voto per te! -
poi alla fine voterò per me.

26-aprile-2011

giovedì 21 aprile 2011

In ascensore (436)



Son salito con lei in ascensore
-Ciao, buongiorno! (beato suo marito!)-
il mio pensiero è subito partito
a lui quando raccoglie quel bel fiore.

La bocca al par d'una ciliegia, rossa,
quel balconcino aperto avanti gli occhi
quasi dicesse: -Perché non mi tocchi?-
pochi attimi poi passerà la scossa.

Ho abbassato lo sguardo, vergognoso,
due belle gambe nelle calze a rete,
uno spettacolo; non ci crederete,
ho avuto un pensier che dir non oso.

D'un tratto l'ascensore s'è bloccato,
-O mio Dio! Cosa sarà successo? -
- Stia calma! - Ho detto, - Non s'agiti; adesso
ci verranno a salvar...- Ero agitato.

Lei cercava il mio sguardo, provocante,
- Signora, guardi, ancor c'è la corrente,
risolveranno presto l'incidente! -
Il cuore mi scoppiava, ero tremante.

Avvicinò la bocca sua alla mia,
sfido chiunque a rifiutar la resa,
come potevo a un tale fiore l'offesa
di non coglierlo al volo? Ah! che magia.

Più che io a raccoglierlo fu lei
che con fuoco e passione me lo porse,
mi strinse, m'abbracciò, leccò, mi morse,
io feci quello che dovuto avrei.

In poco tempo ho visto il paradiso,
lei non lo so, ma ho fatto il mio dovere,
m'è parso che godesse di piacere,
quanto non saprei dirlo di preciso.

Fatto il trambusto ci siam rassettati,
lei, con le mani un tocco alla criniera,
io mi sono richiuso la cerniera,
soddisfatti ambedue ed appagati.

Tornato al motivo del "disastro"
ho detto: - c'è il bottone dell'allarme!-
Lei sorridendo allor, senza guardarme
ha spinto al piano, risolto l'incastro.

A mia insaputa stop aveva spinto,
ed io ci son cascato come un pollo,
cader n'un fiume tale, sempre a mollo
mi piacerebbe star pur fossi vinto.

21-aprile-2011