giovedì 19 agosto 2010

LA MIA BAMBINA 400


Che cosa sono per te?
Nulla che leghi il tuo al sangue mio,
nulla della tua storia mi appartiene,
remota, ignota,
resta per me la terra dei tuoi avi,
eppur fui io ad aprire la porta
quando, ancor fresca di nido,
entrasti a casa mia;
quelle due perle nere, luminose,
dal basso verso l'alto
mi videro gigante;
rimanesti esitante,
come un selvatico, piccolo furetto,
ma fu solo un istante,
poi, la mia casa divenne la tua casa,
le tue gioie furono le mie gioie,
e, come un San Cristoforo
t'ho messa a cavalcioni.
Quante emozioni abbiamo condiviso,
come nonno e nipote,
come un padre e una figlia,
e a chi chiedeva: -Chi è quella bambina?-
-La mia bambina!- rispondevo,
e mi stringevi la mano.
Io ero tutto per te e non ero niente,
tu eri niente per me ma eri tutto,
tutto un mondo
nuovo e sconosciuto
che insieme abbiamo scoperto.
agosto 2010 (per Evanna)